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Ascoltando Sigmund Freud
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Sigmund Freud è stato il primo a dirlo con chiarezza: una parte dell’ansia nasce dentro di noi, non fuori.
Non è sempre il lavoro, il partner o la società. È il conflitto tra ciò che desideriamo… e ciò che abbiamo imparato a non poter desiderare.
Secondo Freud, dentro ognuno di noi ci sono forze opposte che combattono ogni giorno:
l’Es, che vuole piacere, sicurezza, libertà;
il Super-Io, che ci giudica e pretende perfezione;
e l’Io, che deve tenere tutto in equilibrio.
Quando queste forze vanno in tilt, arriva lei: l’ansia.
Quella che ci sveglia nel cuore della notte. Quella che ci blocca prima di un messaggio o ci spinge a rimuginare per ore su un dettaglio. E spesso, questa ansia non ha una causa logica, perché nasce da conflitti antichi, sepolti, a volte proprio nell’infanzia.
Freud diceva che i nostri impulsi, se repressi, non spariscono: si trasformano in sintomi. In un eccesso di controllo, in un attacco di panico, in una crisi senza motivo. E se non ne siamo consapevoli, continueremo a ripetere gli stessi schemi.
Ci innamoreremo di persone che ci rifiutano. Cercheremo perfezione dove servirebbe solo umanità. E ci sentiremo sempre inadeguati senza sapere bene il perché.
Per questo Freud ci ha lasciato una lezione ancora attuale: l’ansia non è debolezza.
È una comunicazione urgente della mente. Un tentativo, a modo suo, di dirci: “C’è qualcosa che devi ancora capire su te stesso”.
Pillole chiave della riflessione di oggi:
L’ansia nasce dal conflitto tra i nostri desideri e le regole interiorizzate.
Freud ha descritto questo conflitto attraverso Es, Io e Super-Io.
I sintomi non sono casuali: sono espressioni mascherate di tensioni inconsce.
L’ansia spesso ha radici infantili, anche quando non ne siamo consapevoli.
Tecnica utile:
Freud credeva che portare alla luce ciò che è inconscio aiuti a guarire.
Prova a scrivere su un foglio due colonne:
• Colonna 1: “Cosa desidero davvero”.
• Colonna 2: “Cosa mi impedisce di ottenerlo”.
Potresti scoprire che tra le due… non c’è il mondo, ma la tua voce interiore.
Domanda su cui riflettere oggi:
Qual è un desiderio che continui a censurare, anche se sai che non è sbagliato volerlo?
Non devo combattere con me stesso. Posso iniziare ad ascoltarmi.
*Questo contenuto fa parte della piattaforma Thatsos, uno spazio pensato per aiutarti a crescere, guarire, capirti davvero e stare meglio. Dentro la piattaforma troverai percorsi per esplorare le tue emozioni dall’ansia alla rabbia, tecniche per gestirle, articoli che ti faranno riflettere e un diario dove scrivere liberamente ciò che provi e come ti senti.