Ascoltando Sigmund Freud

Prima di iniziare con la newsletter di oggi abbiamo una domanda per te.

Con quale frequenza ti piacerebbe ricevere questa newsletter? Faccelo sapere rispondendo a questo piccolo sondaggio che trovi qui in allegato: https://forms.gle/fxuCDxbSum69vPTUA 

Ed ora… buona lettura!

Sigmund Freud è stato il primo a dirlo con chiarezza: una parte dell’ansia nasce dentro di noi, non fuori.

Non è sempre il lavoro, il partner o la società. È il conflitto tra ciò che desideriamo… e ciò che abbiamo imparato a non poter desiderare.

Secondo Freud, dentro ognuno di noi ci sono forze opposte che combattono ogni giorno:

  • l’Es, che vuole piacere, sicurezza, libertà;

  • il Super-Io, che ci giudica e pretende perfezione;

  • e l’Io, che deve tenere tutto in equilibrio.

Quando queste forze vanno in tilt, arriva lei: l’ansia.

Quella che ci sveglia nel cuore della notte. Quella che ci blocca prima di un messaggio o ci spinge a rimuginare per ore su un dettaglio. E spesso, questa ansia non ha una causa logica, perché nasce da conflitti antichi, sepolti, a volte proprio nell’infanzia.

Freud diceva che i nostri impulsi, se repressi, non spariscono: si trasformano in sintomi. In un eccesso di controllo, in un attacco di panico, in una crisi senza motivo. E se non ne siamo consapevoli, continueremo a ripetere gli stessi schemi.

Ci innamoreremo di persone che ci rifiutano. Cercheremo perfezione dove servirebbe solo umanità. E ci sentiremo sempre inadeguati senza sapere bene il perché.

Per questo Freud ci ha lasciato una lezione ancora attuale: l’ansia non è debolezza.

È una comunicazione urgente della mente. Un tentativo, a modo suo, di dirci: “C’è qualcosa che devi ancora capire su te stesso”.

Pillole chiave della riflessione di oggi:

  • L’ansia nasce dal conflitto tra i nostri desideri e le regole interiorizzate.

  • Freud ha descritto questo conflitto attraverso Es, Io e Super-Io.

  • I sintomi non sono casuali: sono espressioni mascherate di tensioni inconsce.

  • L’ansia spesso ha radici infantili, anche quando non ne siamo consapevoli.

Tecnica utile:

Freud credeva che portare alla luce ciò che è inconscio aiuti a guarire.

Prova a scrivere su un foglio due colonne:

Colonna 1: “Cosa desidero davvero”.

Colonna 2: “Cosa mi impedisce di ottenerlo”.

Potresti scoprire che tra le due… non c’è il mondo, ma la tua voce interiore.

Domanda su cui riflettere oggi:

Qual è un desiderio che continui a censurare, anche se sai che non è sbagliato volerlo?

Non devo combattere con me stesso. Posso iniziare ad ascoltarmi.

*Questo contenuto fa parte della piattaforma Thatsos, uno spazio pensato per aiutarti a crescere, guarire, capirti davvero e stare meglio. Dentro la piattaforma troverai percorsi per esplorare le tue emozioni dall’ansia alla rabbia, tecniche per gestirle, articoli che ti faranno riflettere e un diario dove scrivere liberamente ciò che provi e come ti senti.