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Dall'ansia agli attacchi di rabbia.
Questa settimana oltre a parlare di ansia, lavoriamo su un’emozione molto complicata, proprio come l’ansia. Stiamo parlando della rabbia e gli attacchi di rabbia, che spesso vengono sperimentati dalle persone.
Anche questa settimana troverete delle tecniche utili da implementare! Ma adesso iniziamo!
Molte persone ansiose non si riconoscono subito come tali.
Non perché non provino agitazione, ma perché l’ansia non si presenta sempre con il volto classico del panico o della paura.
A volte, si manifesta in un modo molto diverso: come rabbia improvvisa.
È un’esplosione che arriva dal nulla: una frase detta male, un gesto che sembra offensivo, una sensazione di essere ignorati o sopraffatti — e all’improvviso qualcosa scatta.
Le parole diventano taglienti, la voce si alza, il corpo si irrigidisce.
Non stiamo cercando di ferire… stiamo cercando di sopravvivere.
Per molte persone ansiose, la rabbia è un modo per riprendere il controllo. Quando si sentono minacciate o fragili, quando non riescono a farsi ascoltare, quando si sentono trascurate o fraintese… l’ansia sale così in fretta che il cervello reagisce con l’unica arma che ha a disposizione: l’attacco.
In quei momenti, la rabbia diventa uno scudo contro la vulnerabilità.
Meglio sembrare duri che sentirsi piccoli.
Meglio spaventare gli altri che sentirsi impotenti.
Ma appena l’esplosione passa, arrivano il senso di colpa, la vergogna, la fatica emotiva. Ci si sente dei mostri.
E invece, spesso, si è solo persone spaventate, che non hanno imparato un modo sicuro per comunicare la propria ansia.
Non sei cattivo. Sei in allerta. E hai bisogno di sicurezza.
Pillole chiave della riflessione di oggi:
L’ansia si può trasformare in esplosioni di rabbia.
La rabbia è una risposta di sopravvivenza a uno stato interiore percepito come pericoloso.
Dietro la rabbia c’è spesso un bisogno ignorato, una richiesta d’aiuto.
Il senso di colpa dopo uno scatto non cancella la sofferenza che l’ha generato.
Imparare a leggere i segnali precoci dell’ansia aiuta a prevenire le crisi di rabbia.
Tecnica utile:
Prima che l’attacco esploda, prova a riconoscere a che punto sei:
Verde: tutto ok, riesco a comunicare.
Giallo: sento che sto diventando irritabile, il respiro cambia, i pensieri corrono.
Rosso: sto per scoppiare.
Allenati a notare quando sei in giallo. È il momento ideale per fermarsi, fare un respiro profondo e dire a voce alta: “Ho bisogno di una pausa, sto iniziando a sentirmi sopraffatto.”
Domanda su cui riflettere oggi:
Cosa sta cercando di dirmi la mia rabbia, che non riesco a dire in nessun altro modo?
Non sono la mia rabbia. Dietro ogni scatto c’è un bisogno che merita ascolto.
*Questo contenuto fa parte della piattaforma Thatsos, uno spazio pensato per aiutarti a crescere, guarire, capirti davvero e stare meglio. Dentro la piattaforma troverai percorsi per esplorare le tue emozioni dall’ansia alla rabbia, tecniche per gestirle, articoli che ti faranno riflettere e un diario dove scrivere liberamente ciò che provi e come ti senti.