- Percorso Sos Reset
- Posts
- Il tipo di amici di cui le persone ansiose hanno bisogno
Il tipo di amici di cui le persone ansiose hanno bisogno
Giorno 16 del Percorso Sos.

Tutti abbiamo bisogno di veri amici, ma chi soffre di ansia in modo intenso ne ha ancora più bisogno. Il motivo? Perché uno degli antidoti più potenti contro l’ansia è proprio la compagnia delle persone giuste.
Eppure, spesso diamo per scontato di sapere cosa significhi avere un “buon amico”. Confondiamo la vera amicizia con qualcosa che le assomiglia solo in superficie. Entrambi gli amici potrebbero presentarsi a cena, entrambi potrebbero sembrare gentili, entrambi potrebbero dichiararsi leali, ma solo uno dei due sarà in grado di essere davvero presente nel modo in cui chi soffre di ansia ha bisogno.
Un vero amico ha conosciuto la sofferenza
Potrebbe sembrare strano, ma chi è davvero capace di essere un buon amico ha, quasi sempre, attraversato momenti difficili. Non è una regola assoluta, ma è difficile che una persona che non ha mai sofferto possa davvero comprendere il dolore altrui. L’empatia, quella profonda e autentica, nasce solo dall’aver vissuto sulla propria pelle l’umiliazione, la paura, la perdita, il fallimento. Chi ha sofferto sa cosa vuol dire sentirsi smarriti, sa quanto può essere spietato il mondo, sa che certe notti non finiscono mai. E proprio perché ha provato tutto questo, sa stare accanto agli altri senza giudicare, senza voler sistemare le cose a tutti i costi, ma semplicemente offrendo la propria presenza.
Un vero amico sa di aver sbagliato
Non basta aver sofferto: c’è chi trasforma il dolore in risentimento, convinto che il mondo sia ingiusto e che la colpa sia sempre degli altri. Un vero amico, invece, ha compreso qualcosa di ancora più profondo: che una parte delle sue difficoltà è dipesa anche da sé stesso. Ha riconosciuto di aver commesso errori, di aver avuto momenti di cecità, di aver detto o fatto cose di cui si è pentito. Non si crogiola nell’autocommiserazione, ma sa che nessuno è perfetto. Ed è proprio questa consapevolezza che lo rende capace di perdonare, di essere paziente, di accogliere gli sbagli altrui con lo stesso sguardo con cui ha imparato a guardare i propri.
*articolo estratto dalla futura piattaforma Thatsos
Prima di passare alla tecnica di oggi, ci prendiamo un attimo per ricordarti una cosa importante: quello che stai facendo in questo percorso non è qualcosa di banale. Hai scelto di fare un gesto di cura verso te stess*. Questo è un modo per aiutarti a conoscerti meglio, per crescere, per migliorare e stare bene.
Hai scelto di dedicare del tempo alla tua salute mentale, senza la paura di esplorare quello che davvero stai provando. E questo vale tantissimo.
E adesso… è arrivato il momento della tecnica del giorno!
Usa questa tecnica: La gratitudine per le piccole cose
Preparati a dare una spinta alla tua felicità (e a dare un bel calcio all’ansia) con la meravigliosa tecnica della “Gratitudine per le piccole cose”. È il momento di celebrare tutte quelle sorprese inaspettate che la vita ci regala, anche quando meno ce le aspettiamo.
Inizia da qui: immagina cosa succede dentro di te quando provi gratitudine. È un po’ come infilarsi sotto una coperta calda in una giornata fredda: ti rilassa, ti scalda il cuore, ti fa sentire al sicuro.
Ora ripensa alla tua giornata. C’è stato un momento piccolo ma speciale, qualcosa che non dipendeva da te, ma che ti ha fatto sorridere? Un messaggio che non ti aspettavi, una canzone in radio al momento giusto, uno sguardo gentile da uno sconosciuto?
Quando inizi a notare queste cose, cambia tutto. Perché ti rendi conto che non devi controllare ogni dettaglio per sentirti bene. Ci sono bellezze che ti raggiungono anche se non le avevi pianificate.
Ecco un modo concreto per coltivare questa nuova prospettiva: scrivi ogni giorno una cosa che ti ha reso grato. Può essere minuscola, può sembrarti stupida. Scrivila lo stesso. Nel tempo, sarà come annaffiare una pianta: vedrai la tua felicità crescere e fiorire.
Poi, una volta alla settimana, rileggi tutto. Soffermati, assapora. Noterai che anche in settimane difficili c’era almeno un frammento di luce. E piano piano, il tuo sguardo sul mondo si addolcirà.
Questa pratica ha un superpotere: ti aiuta a mollare la presa sul controllo, ti invita a smettere di rimuginare e a ballare sotto la pioggia delle sorprese quotidiane.
La gratitudine non è solo un esercizio mentale. È una lente nuova attraverso cui guardare la vita. E può davvero, un giorno alla volta, trasformare il tuo modo di stare al mondo.
Noi ci vediamo domani con una nuova e-mail, che forse sarà proprio l’e-mail più importante: quella che vi farà fare un passo in più verso lo stare meglio, crescere e conoscervi ancora di più.💜
Merito attenzione e affetto dalle persone a cui voglio bene ma anche da me stesso.