Le radici invisibili

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Ed ora… buona lettura!

Molte delle nostre paure più forti sembrano senza causa. Sentiamo l’ansia salire per un messaggio che non arriva, per uno sguardo freddo, per una parola poco chiara.

Ci sentiamo sciocchi per questo, deboli, esagerati. Ma non c’è nulla di esagerato in chi ha un passato che non ricorda, ma che continua a vivere nel corpo, nei pensieri, nelle emozioni. Non ricordiamo l’infanzia nei dettagli.

Ci mancano i primi anni, quelli in cui si formano le basi emotive più profonde. E anche i ricordi successivi spesso sono vaghi, sfocati, pieni di buchi.

Ma l’ansia ricorda per noi.

Ricorda quando non ci sentivamo al sicuro, quando l’amore era incostante, condizionato, quando ogni errore sembrava costarci l’abbandono. Così oggi, da adulti, non appena qualcosa ci tocca nel punto sbagliato, la paura dell’invisibile ritorna. 

Non è il messaggio non letto che ci fa soffrire: è la sensazione antica che forse… non valiamo abbastanza. Non serve ricordare tutto per guarire.

Basta osservarsi con più gentilezza. Perché le tracce di ciò che ci è mancato sono ancora tutte qui: nei nostri pensieri automatici, nei timori ricorrenti, nei tentativi goffi di essere amati.

Pillole chiave della riflessione di oggi:

  • L’ansia spesso nasce da ferite che non ricordiamo, ma che vivono nel nostro presente.

  • L’infanzia è difficile da ricordare, ma i suoi effetti si manifestano ogni giorno.

  • Le paure attuali sono segnali emotivi che parlano del passato.

  • Ricordare non significa rivivere tutto, ma comprendere le radici di ciò che sentiamo oggi.

  • Guardare il presente con attenzione può aprirci a un passato nascosto e, finalmente, liberarci.

Tecnica utile:

Quando senti un’ansia improvvisa, fermati e chiediti: “Questa paura, da dove viene davvero?”

Non rispondere con la logica, ma ascolta la sensazione.

Prova a completare la frase: “Ho paura che…” 

Poi chiediti: “Chi me l’ha fatta sentire per primo, questa paura?” 

Anche se non hai un ricordo chiaro, fidati dell’emozione che emerge.

È una chiave che apre stanze importanti.

Domanda su cui riflettere oggi:

Qual è una tua paura ricorrente… e quale possibile ricordo invisibile potrebbe nasconderle le radici?

Non ho bisogno di ricordare tutto per guarire. Posso iniziare da ciò che sento adesso.

*Questo contenuto fa parte della piattaforma Thatsos, uno spazio pensato per aiutarti a crescere, guarire, capirti davvero e stare meglio. Dentro la piattaforma troverai percorsi per esplorare le tue emozioni dall’ansia alla rabbia, tecniche per gestirle, articoli che ti faranno riflettere e un diario dove scrivere liberamente ciò che provi e come ti senti.