Perché l’ansia è così fisica?

Oggi torniamo a lavorare di nuovo sull’ansia, cercando di abbracciare tutte le sue sfaccettature.

Iniziamo!💜

L’ansia ha molti volti. E uno dei più subdoli è quello che non parla il linguaggio delle emozioni, ma quello del corpo.

A volte siamo convinti di stare semplicemente male fisicamente: il cuore accelera senza motivo, il respiro si fa corto, sentiamo un nodo alla gola, le mani sudano, lo stomaco si chiude, ci gira la testa, ci viene da vomitare. Andiamo dal medico, facciamo esami, controlliamo ogni possibile causa organica… ma non troviamo nulla.

Ed è qui che arriva la parte più difficile da accettare: il corpo non sta impazzendo da solo. Sta solo cercando di dirci qualcosa che non abbiamo ascoltato abbastanza.

L’ansia non si limita a vivere nei pensieri: prende casa nel corpo. È un modo che la mente ha per farci fermare quando non le diamo attenzione. Quando non possiamo o non vogliamo ammettere di essere in ansia, il corpo lo fa per noi. Lo fa con la tachicardia, con il bisogno di scappare da una stanza, con la tensione muscolare che ci lascia stanchi anche senza aver fatto nulla.

Quante volte ci è capitato di dire: “Sto male, ma non capisco perché”. La verità è che il corpo capisce prima di noi.

Ecco perché, quando parliamo di ansia, non possiamo pensare solo ai pensieri negativi o alle paure “nella testa”. Dobbiamo imparare a riconoscere il modo in cui l’ansia si traveste da gastrite, da mal di testa, da vertigini, da dolori muscolari, da insonnia. Dobbiamo ascoltare questi segnali non come “difetti” del nostro corpo, ma come una forma di comunicazione.

Pillole chiave della riflessione di oggi:

  • L’ansia non si manifesta solo con i pensieri ma anche attraverso il corpo.

  • Il corpo cerca di parlarci.

  • I sintomi fisici sono un tentativo di proteggerci e chiedere ascolto.

  • Ignorare questi segnali li renderà solo più forti.

Domanda su cui riflettere oggi:

Qual è il segnale fisico che il tuo corpo ti manda più spesso? E se lo ascoltassi davvero, cosa ti direbbe?

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Il mio corpo è il primo a prendersi cura di me. Ascoltarlo è una forma di rispetto e di amore verso me stesso.

*Questo contenuto fa parte della piattaforma Thatsos, uno spazio pensato per aiutarti a crescere, guarire, capirti davvero e stare meglio. Dentro la piattaforma troverai percorsi per esplorare le tue emozioni dall’ansia alla rabbia, tecniche per gestirle, articoli che ti faranno riflettere e un diario dove scrivere liberamente ciò che provi e come ti senti.