Tra ansia e panico: le abitudini di un crollo

Impariamo a riconoscerle insieme

Oggi è l’ultima volta. L’ultima in cui riceverai il Percorso SOS ogni singolo giorno. A meno che tu non abbia scelto di bloccare il tuo posto in Thatsos.

300 persone su 500 lo hanno già fatto. Perché si sono sentite aiutate. Perché, per una volta, hanno trovato qualcosa che non le giudicava, ma le capiva. Un vero supporto nei momenti bui, quando l’ansia stringe e non sai da dove ricominciare.

Hanno scelto l’offerta Founder500, perché con 4,17€/mese avranno per un anno intero:

  • il Percorso SOS per 365 giorni (si, anche a Natale🎄e Pasqua🐣)

  • la piattaforma completa, piena di lezioni, di strumenti per respirare, calmarsi, ritrovarsi

  • Koko, il supporto 24/7 per ansia e attacchi di panico

  • e bonus esclusivi, creati per chi ha deciso che era arrivando il momento di prendersi cura di sé, senza rimandare.

Se hai scelto di non far parte di quelle 500 persone, il percorso sos verrà inviato 2 volte a settimana: il martedì e il venerdì mattina.

È una scelta. Oggi hai ancora del tempo per farla, ma domani alle 23.59 tutto sarà chiuso.

Blocca il tuo posto qui. Perché chi ha scelto di restare con noi ogni giorno, lo ha fatto per non affrontare tutto da solo, ma col giusto supporto . 💜

Fatta questa premessa, iniziamo con il tema di oggi.

Uno dei segnali più insidiosi dell’odio per sé stessi è la convinzione di dover andare avanti a ogni costo, senza mai fermarsi, senza mai mostrare una crepa.

Non possiamo permetterci di far vedere quanto stiamo male, non possiamo essere di peso a nessuno, non possiamo cedere nemmeno per un istante.

Ci raccontiamo che dobbiamo essere sempre solidi, impeccabili, professionali, non possiamo mostraci deboli, ansiosi, impanicati. Eppure, dietro questa facciata di forza, si nasconde una trappola: se non ci concediamo mai di piegarci, finiremo per spezzarci.

A un certo punto, il più grande aiuto che possiamo darci è accettare che non dobbiamo condurre una vita perfetta. Dobbiamo permetterci di dire che non ce la facciamo più, di alzare bandiera bianca, di fare un passo indietro. E, se necessario, di crollare.

La parola breakdown spaventa, soprattutto chi ha sempre vissuto con la convinzione di dover essere impeccabile. Ma un crollo non è la fine: è spesso il preludio a una svolta, un passaggio necessario per smettere di vivere in un modo che ci sta distruggendo.

Per guarire, a volte, dobbiamo prima ammettere quanto siamo stati male.

Può significare lasciare un lavoro che ci sta consumando, dire a un collega che non possiamo più essere il mulo instancabile che si aspettavano, riconoscere che le responsabilità che ci siamo imposti ci terrorizzano.

Potrebbe voler dire ammettere che una relazione non sta più in piedi o che abbiamo bisogno di ridisegnarla da capo. O, più semplicemente, prenderci il tempo per stare a letto, lontani da tutti, in silenzio, a curare la nostra mente esausta.

Pillole chiave della riflessione di oggi:

  • La forza non sta nel resistere sempre, ma nel riconoscere quando abbiamo bisogno di fermarci.

  • Crollare non è sinonimo di fallire, ma può essere l’inizio di una trasformazione profonda.

  • Le aspettative esterne e l’autoesigenza ci tengono prigionieri, fino a farci ammalare.

  • Ammettere il dolore è spesso il primo passo verso la guarigione.

  • Prendersi una pausa è un atto di cura verso sè stessi.

Tecnica utile: La “lettera del permesso”.

Prenditi qualche minuto e scrivi una lettera (anche breve) in cui ti dai il permesso di non farcela.

Scrivila come se fossi il tuo migliore amico: permettiti di essere stanco, deluso, fragile. Scriviti nero su bianco che puoi crollare, rallentare, chiedere aiuto, e che non perderai valore per questo.

Leggerla nei momenti più difficili farti ricordare che hai il diritto di fermarti e se necessario, di crollare.

*trovi altre tecniche accedendo su thatsos.com

Domanda su cui riflettere oggi:

In quale area della mia vita sto resistendo troppo, solo per paura di deludere gli altri?

Ho il diritto di fermarmi. Il mio valore non dipende dalla mia produttività.💜

*Questo contenuto fa parte della piattaforma Thatsos, il Duolingo per la tua salute mentale, nato per aiutarti a migliorare la salute mentale attraverso lo sviluppo dell’intelligenza emotiva. Dentro la piattaforma troverai percorsi per esplorare le tue emozioni dall’ansia alla rabbia, tecniche per gestirle, articoli che ti faranno riflettere e un diario dove scrivere liberamente ciò che provi e come ti senti.