- Percorso Sos Reset
- Posts
- Un luogo dove sentirsi sempre al sicuro
Un luogo dove sentirsi sempre al sicuro
Ciò che più desideriamo, sopra ogni altra cosa, è sentirci al sicuro. Non solo avere una casa, un lavoro, una relazione o un conto in banca che ci rassicuri, ma quella sensazione profonda che tutto sia finalmente a posto, che nulla possa più ferirci o destabilizzarci.
E così costruiamo una mappa di traguardi: l’amore della nostra vita, una cucina perfetta, figli sereni, una carriera stabile, il rispetto degli altri. Ci convinciamo che, raggiunto quel punto, finalmente potremo respirare e dire: “Ce l’ho fatta, ora posso stare tranquillo.”
La verità, però, è che questo luogo di riposo non esiste. Non perché non possiamo ottenere quelle cose – anzi, possiamo averle tutte e goderne – ma perché nessuna di esse sarà mai in grado di darci la sicurezza definitiva che cerchiamo. Anche tra le braccia di un partner affettuoso possiamo sentirci inquieti, anche in una casa ordinata possiamo provare ansia, e nessuna somma di denaro potrà liberarci dalla paura del domani.
È difficile accettarlo, soprattutto quando ancora rincorriamo certi obiettivi. Ma accettare questa verità è l’unico modo per fare pace con la realtà della condizione umana: non potremo mai sentirci del tutto al sicuro. Finché siamo vivi saremo sempre vigili, in qualche misura esposti, un po’ fragili. La vera sicurezza appartiene solo ai morti, e i cimiteri sono gli unici luoghi dove regna una calma definitiva.
C’è una certa nobiltà nell’accettare questo: sapere che la preoccupazione non avrà mai fine, e smettere di rincorrere l’illusione dell’arrivo. Non esiste un punto d’approdo dopo il quale smetteremo di desiderare, temere, soffrire. Non esiste quel “per sempre felici e contenti” che da bambini ci hanno insegnato a sognare.
Da piccoli pensavamo che la felicità fosse in un giocattolo. Crescendo, l’abbiamo spostata sull’amore, sulla carriera, sulla famiglia, sulla fama o sulla pensione. Eppure, ogni volta che ci arriviamo, scopriamo che non basta. Perché il desiderio si sposta, e nuove paure affiorano.
Il punto allora non è smettere di desiderare o di costruire, ma cambiare sguardo: riconoscere che la sicurezza assoluta è un miraggio. E imparare a stare dentro l’incertezza senza esserne distrutti.
Pillole chiave della riflessione di oggi:
Il desiderio di sicurezza totale accompagna ogni fase della vita.
Nessun traguardo esterno potrà mai garantirla in modo definitivo.
La vera difficoltà non è ottenere ciò che vogliamo, ma accettare che l’arrivo non esiste.
Le paure non scompaiono: impariamo a conviverci.
C’è nobiltà nell’abbandonare l’illusione del “per sempre felici e contenti”.
Tecnica utile: la consapevolezza del presente
Quando ti accorgi che la tua mente corre verso il prossimo traguardo pensando “quando avrò questo, starò meglio”, fermati un attimo.
Respira e chiediti: “Cosa, ora, in questo preciso momento, è già qui e mi dà un senso di stabilità?”
Può essere un amico che ti ascolta, il corpo che ti sostiene, o anche solo il fatto che sei vivo e stai respirando. Non elimina l’incertezza, ma ti riporta a una sicurezza possibile: quella dell’istante presente.
Domanda su cui riflettere oggi
Qual è la “meta” che oggi stai rincorrendo come se fosse la chiave della tua serenità? E se non fosse quella la risposta?
Non ho bisogno di un arrivo definitivo per sentirmi vivo: posso trovare momenti di sicurezza dentro la mia fragilità.
*Questo contenuto fa parte della piattaforma Thatsos, il Duolingo per la tua salute mentale, nato per aiutarti a migliorare la salute mentale attraverso lo sviluppo dell’intelligenza emotiva. Dentro la piattaforma troverai percorsi per esplorare le tue emozioni dall’ansia alla rabbia, tecniche per gestirle, articoli che ti faranno riflettere e un diario dove scrivere liberamente ciò che provi e come ti senti.